martedì 28 marzo 2017

PERFORMANCE SONORA DI LINO ROSSI

PERFORMANCE SONORA di
LINO ROSSI
ALLA RICERCA DELL'EQUILIBRIO “


IL SUONO PORTATORE DI EQUILIBRIO, RILASSAMENTO QUANDO UNO E' IN EQUILIBRIO PUO' FARE SCELTE MIGLIORI E PIU' CONSAPEVOLI RISPETTO ALLA SUA VITA.

IL TUO CORPO SUONA E RISUONA IN UNA ARMONIA CON VARIE TONALITA'. UNA SCALA DI COLORI DA QUELLI CALDI A QUELLI FREDDI CREANDO UNA SINESTESIA.
LINO ROSSI











LA MOSTRA











KAKFA IN THE BALLON - KAKFA IN MONGOLFIERA - 25 MARZO / 13 MAGGIO 2017




  

      “ momentum “
KAFKA IN THE BALLON “


QUESTO PROGETTO E’ STATO IDEATO PER UN CONTINUUM DEI NOSTRI INCONTRI SIN DAL 1982.
ROBERT SWIERKIEWICZ ED EMILIO MORANDI
UNA GRANDE AMICIZIA E’ NATA TRA NOI DUE INCONTRANDOCI NEL NETWORK DEGLI ARTISTI INDIPENDENTI E NEL CIRCUITO DELLA MAIL ART.
LE NOSTRE FREQUENTAZIONI E SCAMBI SI SONO SVOLTE IN SPAZI SIA IN ITALIA CHE ALL’ESTERO.
SEMPRE SUL FILO DI POSSIBILITA’ APERTE ECCENTUANDO IL VALORE DEL PROCESSO, DEL DUBBIO, SEMPRE SUL CONFRONTO DELLA MISURA SURREALE, DEL VISIBILE/INVISIBILE , DELLA PRESENZA FISICA ED IL SEMPLICE MANIFESTARSI DEL CORPO.
INCONTRI CON AZIONI- INSTALLAZIONI:
ARTESTUDIO PONTE NOSSA BERGAMO 1982 / 89 / 90 / 2003 / 2010 / 2011 / 2012 / 2014 CLUB OF YOUNG ARTISTS BUDAPEST – UNGHERIA 1983 / 84 / 86 LIGET GALLERY – BUDAPEST - UNGHERIA 1989 BIENNALE DI VENEZIA – SERRA DEI GIARDINI – BRAIN ACADEMY – ITALIA 2003 PERFOMEDIA - SPAZIO THETIS ARSENALE VENEZIA – ITALIA 2010 / 2012 PERFOMEDIA PONTE NOSSA – BERGAMO –ITALIA 2011 PERFOMEDIA A/338 BOAT – BUDAPEST – UNGHERIA 2012 NETWORKER CONGRESS DECENTRALIZED ARTESTUDIO PONTE NOSSA ITALIA 2012 PERFOMEDIA 2B GALLERY – KISCELLI MUSEUM BUDAPEST UNGHERIA 2013 MANIFEST FAMILY – ARTESTUDIO PONTE NOSSA ITALIA 2014 CENTRO ARTE CONTEMPORANEA CITTADELLA 2016 MUSEO CIVICO ARTE CONTEMPORANEA CITTA' DI VIADANA 2016 ARTESTUDIO MORANDI PONTE NOSSA ( BERGAMO ) 2017




EMILIO MORANDI / ROBERT SWIERKIEWICZ
KAFKA IN THE BALLOON


La mostra presenterà al pubblico una selezione critica di recenti lavori ( tecnica mista, fotografia, assemblaggi, pitto-scritture ) degli artisti EMILIO MORANDI e ROBERT SWIERKIEWICZ creando un dialogo serrato e inedito tra
due ricerche apparentemente inconciliabili e prive di immediati e riconoscibili punti di contatto.

I lavori realizzati dall'artista italiano, libere riletture e interpretazioni visive dei racconti di FRANZ KAFKA, verranno posti in relazione con i lavori dedicati al tema della mongolfiera e con le mongolfiere- installazioni progettate e realizzate dall'artista ungherese. Entrambi i percorsi artistici condurranno così lo spettatore verso nuovi luoghi del pensiero,
verso nuovi spazi dell'intelletto, sottolineando il percorso di evasione e di ricerca di un luogo-altro, fisico e mentale,
al quale l'arte, come la scrittura o il volo, vuole condurci.
Adolfina De Stefani





Scrive il critico d’arte Gaetano Salerno a proposito della mostra KAFKA IN THE BALLOON:

Un mattino,
al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasportato da una mongolfiera …

Riscritto l’incipit de “La Metamorfosi” di Franz Kafka dall’azione artistica sinergica di Emilio Morandi e
Róbert Šwierkiewicz la vita dell’insetto che è presente (anche se latente) in ciascuno di noi è pronta
ad un percorso di liberazione.

Non più prigionieri nel vincolante giaciglio delle nostre coscienze e inappaganti consapevolezze, non
più adagiati sull’ingombrante e scomoda corazza di cheratina della nostra schiena (un esoscheletro
che garantisce contemporaneamente sicurezza e prigionia), liberi finalmente dalla claustrofobica
sicurezza della nostra stanza …

Volare sulla mongolfiera significa lasciare a terra la zavorra della nostra paura, il peso delle nostre
incertezze, tagliare la corda che ci obbliga al suolo impedendo la metaforica elevazione che l’essere
umano ha da sempre agognato ma raramente saputo intraprendere.

Terminato il processo alle nostre esistenze, la sentenza ci assolve così con formula piena (davanti alla legge scritta dagli uomini per gli uomini ma non adatta agli uccelli) e la metamorfosi è l'acquisizione di una nuova
forma del pensare, un nuovo punto dal quale osservare il mondo, sopra (e non più dentro)le quotidianità e le
consuetudini, la definitiva sortita dalla colonia penale dove l'apatia si somma all'apatia, dove è precluso e sconosciuto il sogno.

Questo, in sintesi, lo strano rapporto artistico che lega i lavori di Emilio Morandi (incentrati sulla figura di
Franz Kafka e dei suoi inquietanti ma illuminanti racconti) a quelli di Róbert Šwierkiewicz (incentrati invece sull’immagine simbolica della mongolfiera).

Entrambe immagini (antitetiche ma complementari) di due stati dell’Io dell’umanità: il vincolo e la
liberazione, la morte e la rinascita, la terra e il cielo,coesistenti nella potenziale evasione onirica della mente.

Kafka in the Balloon esprime questa dualità dell’uomo, espone il desiderio archetipico di “ divenire
mongolfiera”, sostituisce la gravosa attesa del cambiamento ad una coraggiosa scelta esistenziale dando così inizio ad un lungo viaggio catartico dell’intelletto che i due artisti con ironia e leggerezza, ci invitano a sperimentare”.






NEMMENO CON UN FIORE - MOSTRA CONTRO IL FEMMINICIDIO - 26 NOVEMBRE 2016






LA MOSTRA






LUOGHI PER LE PERSONE - 26 NOVEMBRE 2016 -






LUOGHI PER LE PERSONE

PADIGLIONE AUSTRIA
BIENNALE DI VENEZIA ARCHITETTURA 2016


La curatrice ELKE DELUGAN – MEISSL ha proposto la partecipazione austriaca alla 15° Biennale di Venezia – Architettura
ORTE FUR MENSCHEN “ “ LUOGHI PER LE PERSONE “
in controtendenza rispetto alle politiche repressive del governo in tema di ospitalità ai migranti.

Scrive la Curatrice:
<< da un lato eravamo tutti scioccati dalle immagini di campi rifugiati sovraffollati, dall'altro siamo stati incoraggiati dalle manifestazioni di benvenuto. Era chiaro per me che avremmo dovuto affrontare la questione, fornire riparo e alloggi, sopratutto per chi si trova in difficoltà, è un compito di vitale importanza per gli architetti. Considero l'architettura una disciplina sociale. Deve reagire rapidamente al variare delle condizioni umane con lungimiranza e flessibilità. Deve istituire sinergie per cercare soluzioni complesse, mantenendo, difendendo e inventando sempre una qualità spaziale e funzionale.
L' architettura deve reagire alla sfida. La cosidetta “ crisi “ dei rifugiati può essere la molla per cui affrontare la questione delle strutture temporanee per abitare in città. Dobbiamo iniziare a pensare e costruire la città di un futuro che è già davanti ai nostri occhi. Dobbiamo lavorare sugli standard abitativi, sugli spazi pubblici, sul sistema educativo e del lavoro, sull'accessibilità alla vita culturale e molti altri punti che contribuiscono ad una società integrata e vivibile. Sono convinta che l' architettura possa offrire un contributo pratico >>.