domenica 29 maggio 2022
INSTALLAZIONI E OPERE
IMERIO ROVELLI
ISABEL OPRANDI
JOSE' ROBERTO SECHI - BRASILE
LUCIA FORNARINI
MARIANO BELLAROSA
MARIELLA BETTINESCHI
MARINA LANZI
MARITE' BORTOLETTO
MAYA LOPEZ MURO - ARGENTINA
SKINAZ - MIMICHA FINAZZI
PETRO CHER
PETE HOROBIN - SCOZIA
SALVATOR VALDOR - SPAGNA
TIZIANA MORSTABILINI
VITTORE BARONI
WALTER GADDA
INSTALLAZIONI E OPERE
ADRIANO BONARI
ATTILIO FORTINI
BARTOLOMEO IMBERTI
CESAR REGLERO - SPAGNA
DAMIANO BORGATO
DANIEL DALIGAND - FRANCIA
DADIL - DANIELE DI LIDDO
EMILIO MORANDI
EUGENIO FERRARI
FRANCESCO CORNELLO
TREKKING - VIAGGIO DURO MOSTRA DAL 23 APRILE 2022 A GIUGNO
MOSTRA TREKKING
Viaggio comunicativo
La mostra è concepita come un percorso che si spinge verso nuovi orizzonti, attraversando le diverse discipline, non solo conosciute e già denominate: territori inesplorati dall’arte che a volte non hanno tecniche, materiali o definizioni ben precise a identificarle.
In lingua italiana quando parliamo di trekking facciamo riferimento ad un viaggio a piedi, che non è esattamente una semplice camminata, infatti la parola ha origine da un evento molto specifico che ebbe luogo in una colonia olandese in Sud Africa nel ‘800. In questa occasione, contadini e agricoltori, partirono per un lungo viaggio in uno spazio inesplorato, alla ricerca di un luogo nuovo in cui insediarsi, un luogo in cui essere liberi di vivere secondo regole proprie e non imposte, in un territorio ancora di nessuno, senza proprietà e senza denominazione.
Questo racconto rimanda molto a ciò che si propone di fare uno spazio d’arte indipendente come Artestudio, una casa per l’arte e per tutti.
L’arte contemporanea può arrivare in luoghi immaginari semplicemente seguendo orme, tracce, segni, che mostrano una “visione”, e acquisiscono un nuovo corpo e una definizione tutta loro, non necessariamente precisa, che in alcuni casi non potrà mai definire esattamente ciò che vi si trova, perché assemblaggio di identità e linguaggi antichi, futuristici, inesplorati, spesso difficili da districare. Un’arte libera di essere senza etichette.
L’unica cosa certa in un viaggio di questo genere, è la compagnia scelta, basata sulla collaborazione e sul sostegno duraturo nel tempo; per questo motivo, in questa mostra dialogano gli artisti con i loro lavori che hanno stretto un rapporto con Artestudio Morandi, collaborandovi con continuità nell’arco degli ultimi oltre 40 anni.
ASIA ROTA