venerdì 27 settembre 2013

PONTE NOSSA ENTRA NELLA STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA MONDIALE

Ponte Nossa entra nella storia dell’arte contemporanea mondiale con l’omaggio a Joseph Beuys.
All’Artestudio Morandi a Ponte Nossa, mostra documentaria fino al 25 settembre in omaggio allo sciamano dal cappello di feltro  Joseph Beuys e alla operatrice culturale e mecenate Lucrezia De Domizio Durini.
 Il 24 e 25 settembre la Baronessa Lucrezia De Domizio Durini, grande mecenate dell’artista tedesco e di altri movimenti contemporanei, presenta il suo libro “Perché” in cui racconta con fatti reali il suo rapporto con l’arte e con i principali artisti del XX secolo. Incontrerà gli studenti e pianterà una delle 7000 querce dell’opera di Beuys.
Due giorni di riflessione sull’arte contemporanea a Ponte Nossa il 24 e 25 settembre, in occasione dell’arrivo della baronessa Lucrezia De Domizio Durini, amica degli artisti Emilio e Franca Morandi e dell’associazione “Linea infinita multimediale”. Presso l’Artestudio Morandi in via San Bernardino 88 a Ponte Nossa è visitabile fino al 25 settembre una mostra documentaria sulla figura di Joseph Beuys, artista Fluxus deceduto nel 1986, ma che la signora Lucrezia continua con passione a studiare e valorizzare.
Collezionista, mecenate, filantropa, presidente della Free International University italiana, membro onorario della Kunsthaus di Zurigo, insignita nel 1993 a Parigi da J. Lang dell’Onoreficenza  di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura, fondatrice e direttrice della rivista “Risk. Arte oggi”, sostenitrice dei principali movimenti artistici contemporanei come Arte Concettuale, l’Arte Povera, la Transavanguardia, la baronessa fu grande esperta, oltre che amica, di Joseph Beuys, col quale condivise gli ultimi 15 anni di vita dell’artista. Il suo nuovo libro Perché. Le sfide di una donna oltre l’arte edito da Mondadori sarà presentato martedì 24 settembre alle ore 18.00 presso la sala consiliare di Ponte Nossa.  Sarà proiettato il film no-profit “Beuys Frames” di Pierparide Tedeschi e Marco Ligabue, in prima assoluta in Italia, presentato in anteprima il 1° giugno 2013 alla Kunsthaus di Zurigo.
Nel libro l’autrice parla dei cambiamenti sociali e culturali degli ultimi 50 anni e dei suoi rapporti con lo scenario dell’arte internazionale del ‘900: storie di vita e di rapporti umani con grandi artisti quali Alighiero Boetti e Sandro Chia, critici (Germano Celant, Vittorio Sgarbi), oltre che Biennali ed esposizioni d’arte.
Non manca il suo rapporto con Joseph Beuys, del quale sposò la poetica più di ogni altro. Uno dei più grandi artisti del XX secolo, tra i primi aderenti al gruppo Fluxus negli anni ’70 che si proponeva di ricreare il senso dell’arte in rapporto alla sua funzione sociale, l’arte come strumento di coscienza, dappertutto e per tutti. Il suo percorso creativo è segnato dalla ricerca continua di armonia tra uomo e natura che spingerà molti critici ad attribuirgli l'appellativo di "sciamano" dell'arte.
Sensibile alle tematiche ecologiste, Beuys contribuì alla fondazione del movimento dei Verdi in Germania. Nel 1982, alla settima edizione della grande esposizione "Documenta" che si svolge ogni cinque anni nella cittadina tedesca di Kassel, espresse tale sensibilità con una delle sue opere più suggestive: 7000 querce. Non si tratta di una scultura tradizionale, ma di 7000 pietre di basalto, l’acquisto delle quali contribuì negli anni a piantare altrettante querce in tutto il mondo. Un’opera diffusa sul territorio e in continua evoluzione, che non si estinguerà se non tra secoli, quando le querce saranno diventate abbastanza grandi da creare un bosco. Un atto tanto semplice come piantare un albero è divenuto carico di significati profondi sul rapporto tra l’uomo e la natura.
Il rito della piantumazione si ripeterà il 25 settembre, dopo che Lucrezia De Domizio Durini abbia spiegato la figura di Beuys ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Ponte Nossa. L’incontro è aperto a tutti, alle ore 10.30 nella sala Caffi delle scuole elementari, in via Rimembranze 5. In omaggio all’artista si pianterà una delle querce in ricordo delle 7000 di Kassel, con sottofondo di letture di citazioni dall’artista e con una targa commemorativa dell’evento. In chiusura Emilio e Franca Morandi eseguiranno  la performance “The Living sculpture”, che riprende uno dei progetti di Beuys. A Ponte Nossa resta così un pezzo di storia dell’arte contemporanea mondiale.
                                                                                             Laura Benzoni

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